Quando un vaso si rompe, la prima cosa che ci viene in mente è di prenderlo e buttarlo via. Un'antica arte giapponese invece ci insegna che riparare i danni con cura e delicatezza rende queste fragilità uniche al mondo.

Parliamo dell'arte del Kintsugi, (金継ぎ), letteralmente oro (“kin”) e riunire, riparare, ricongiunzione (“tsugi”).

Attraverso le linee riempite d’oro la ceramica diventa ancora più preziosa, grazie all’unicità delle crepe. Non nascondiamo la fragilità ma la evidenziamo. La fragilità dell'oggetto dona quindi maggiore bellezza ad esso.

E' una metafora della vita, abbiamo tutti delle ferite che spesso tendiamo a nascondere ma che in realtà lasciano tracce diverse su ognuno di noi rendendoci unici e preziosi. Ci insegna a non nascondere i segni del tempo, perché sono proprio essi a renderci chi siamo. Ci insegna a non buttare via cose e oggetti che possono essere riparati. Ci insegna a prenderci cura delle cose che ci stanno a cuore.

Nel nostro ristorante usiamo il kintsugi per riparare le ciotole e le tazze che usiamo durante il servizio, e un nostro modo per trasportarvi nella nostra cultura.

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